Prove Fisiche Concorso VPF1 Esercito
VFP1 Esercito Militare Italiano: le prove di selezione fisica che è necessario superare per iniziare una carriera professionale nell'Esercito Italiano
Le modalità di reclutamento di professionisti nell’Esercito Italiano sono cambiate diverse volte nel corso degli anni.
In alcuni bandi di concorso militari sono state inserite nuove prove fisiche, mentre in altri addirittura sono state eliminate.
Ad esempio si è passati da prove fisiche molto specifiche per il corpo militare, come l’armamento di una mitragliatrice, il sollevamento di una bomba mortaio, il trascinamento del ferito a prove nelle quali l’aspetto atletico diventa davvero una parte importante come qualità nella selezione di un candidato.
Ad oggi infatti le prove fisiche da affrontare in un concorso di selezione per l’Esercito Italiano (VFP1) sono:
- Trazioni alla sbarra
- Piegamenti sulle braccia
- Flessioni addominali
- Corsa piana 2000 metri
A prima vista sono tutti esercizi abbastanza comuni ma in realtà tutti richiedono una preparazione specifica.
Come ricordo sempre, non bisogna prepararsi ad una prova fisica con il solo intento di raggiungere la sufficienza stiracchiata solo per essere idonei, ma occorre lavorare tanto sul proprio corpo per raggiungere in ogni modo il numero massimo di ripetizioni, il miglior tempo, cosi da ottenere il massimo punteggio al termine di tutte le prove.
Questa differenza è fondamentale perchè ti permetterà davvero di superare in graduatoria anche candidati che a prima vista, per prestanza fisica o altro, potrebbero sembrare favoriti rispetto a te.
Devi sempre considerare che se questi candidati eseguono un esercizio in modo errato, vengono ugualmente respinti e non superano il concorso.
Vediamo ora qualche dettaglio maggiore relativo alle prove fisiche dell’Esercito Militare Italiano.
Esercito Militare VFP1: le Trazioni alla Sbarra
L’esercizio di trazioni alla sbarra consiste nell’appendersi ad una sbarra con il dorso delle mani verso il viso e tirarsi fino a che il mento supera la sbarra per poi tornare al punto di partenza, cioè a braccia completamente distese.
Le trazioni sono un esercizio molto difficile ed ostico e la loro esecuzione dipende molto dalla forza fisica, dal proprio peso corporeo e dalla concentrazione. Proprio per questo necessitano di molto allenamento!
Il numero minimo di trazioni che vengono richieste per il superamento della prova nei test fisici dell’Esercito Italiano sono 4 ripetizioni di trazioni per i maschi e 2 ripetizioni di trazioni per le femmine.
Come ottenere un punteggio incrementale nella prove delle Trazioni alla Sbarra
Se ancora non fosse chiaro, lo ripeto ancora una volta: tutta la preparazione che propongo ai candidati dei concorsi dell’Esercito Militare VFP1 e a tutti quelli dei vari concorsi delle Forza Armate e delle Forze dell’Ordine, durante le mie sessioni di allenamento non sarà mai mirata a raggiungere il punteggio minimo, perché sarebbe troppo riduttivo e comprometterebbe in maniera importante il successo del concorso.
Se decidi di allenarti con me punteremo ad eseguire la prova nel miglior modo possibile, cosi da essere sicuri di superarla senza il minimo rischio, ma soprattutto punteremo ad ottenere un importante punteggio integrativo.
Infatti, il numero massimo di trazioni richiesto per ottenere il punteggio massimo è di 14 trazioni per i maschi mentre per il valore scende a 7 trazioni per le donne.
Raggiungendo questi numeri ti assicuro, per esperienza, che verrai preso davvero in considerazione dai giudici del concorso, con tanto di complimenti da parte loro!
E questo contribuirà in modo importante sull’esito finale del tuo concorso!
Flessioni sulle braccia nell’Esercito Italiano VFP1
I piegamenti sulle braccia (o flessioni) sono un esercizio ginnico abbastanza comune richiesto da molti concorsi delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, e viene utilizzato da molte scuole come metodo classico di misurazione di forza.
La verità è che le flessioni a terra eseguite durante i concorsi militari seguono delle precise regole di esecuzione che sono diverse da quella a cui si è abituati. Un errore e la prova viene compromessa.
I piegamenti sulle braccia prevedono una partenza a pancia a terra (cosiddetto “prono”) con i palmi delle mani rivolto verso il pavimento ed al segnale si devono eseguire i movimenti completi di piegamento e distensione delle braccia.
Il movimento deve essere continuo e fluido, altrimenti si rischia di compromettere l’esito dell’intera prova.
Numero minimo di piegamenti sulle braccia per l’Esercito Militare
Il numero minimo di ripetizioni di piegamenti sulle braccia da eseguire per raggiungere l’idoneità e superare la prova è di 8 flessioni per i maschi e di 6 flessioni per le femmine.
Anche qui vale lo stesso discorso fatto per le trazioni alla sbarra: non bisogna fermarsi alla sola sufficienza ma è necessario puntare oltre per raggiungere il massimo punteggio con esecuzioni integrative.
Posso assicurarti che, sulla base della mia esperienza, con una adeguata preparazione potremo raggiungere valori impensabili come ben 28 ripetizioni per i maschi e 26 per le femmine!
Avrai capito già da te che la notevole differenza tra punteggi minimi e massimi sarà davvero l’opportunità migliore che avrai per poter guadagnare posizioni nella graduatoria finale del concorso.
Non sprecare questa occasione. Allenati nel modo corretto!
Flessioni Addominali
Proseguendo con gli esercizi delle prove fisiche troviamo le flessioni addominali, dette anche “Sit-up”.
Le flessioni addominali sono un classico esercizio per il rinforzo della cintura addominale: prevedono una partenza a pancia in su (supino), la collocazione delle mani dietro la testa mantenendo le gambe piegate, vicine al corpo e tenute ferme da un collega o da un giudice.
Da questa posizione, al segnale del giudice, bisognerà sollevare il busto e da terra lo si porterà verso le ginocchia, facendo in modo di tenere dritta la schiena il più possibile.
Il numero minimo di flessioni per raggiungere l’idoneità è di 8 ripetizioni sia per maschi che per le femmine.
Per raggiungere l’eccellenza e puntare al punteggio massimo occorrerà fare 28 ripetizioni: anche qui il numero è uguale sia per femmine che per maschi.
Corsa Piana dei 2000 Metri – Prova di Resistenza
La prova di corsa, a differenza degli altri esercizi, è rimasta uguale nel tempo a quella dei bandi precedenti.
I 2000 metri sono una distanza impegnativa che metterà alla prova la resistenza fisica del candidato. Solitamente viene percorsa attorno alla caserma dove si effettua il concorso di selezione, oppure direttamente su una pista di atletica leggera con un percorso di lunghezza regolamentare pari a 400m.
Anche qui però ci sono delle eccezioni da considerare: nel centro sportivo di Foligno, il più grande ed importante Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito Italiano, la lunghezza della pista è di 250m.
Può sembrare una cosa da poco ma ti assicuro che il percorso incide molto sulla preparazione fisica da effettuare.
Il tempo massimo previsto per l’ottenimento dell’idoneità è di 10’30” per gli uomini mentre per il sesso femminile si considera l’aggiunta di un minuto: il tempo massimo è di 11’30” per le donne.
Ma bisogna puntare in alto per ottenere più possibilità di superare il test.
Lavorando con una programmazione seria si potranno raggiungere senza troppi problemi i tempi per il raggiungimento del massimo punteggio, ovvero circa 7’30” per i maschi e 8’30” circa per le femmine.
Questi sono tempi completamente diversi e decisamente molto più difficili rispetto a quelli previsti per l’idoneità, ma con allenamento personalizzato, dedizione e costanza, possono essere raggiunti da tutti.
Dove si svolgono le prove fisiche dell’Esercito Militare VFP1
Tutte le prove fisiche dell’Esercito Militare Italiano (VFP1) verranno svolte presso le caserme di Reclutamento indicate dal bando della propria Regione. Questa è un’ulteriore prova che conferma la diversità delle condizioni nei vari casi.