Salto in alto
Salto in alto: come affrontarlo correttamente
Il salto in alto è una delle discipline principe dell’atletica leggera che esaltano molte qualità dell’atleta che si appresta ad affrontarla, come la coordinazione, l’agilità, la velocità ed anche l’intelligenza nell’esecuzione.
Anche per questi motivi è diventata un ottimo metro di misurazione dei candidati come prova fisica nei concorsi di selezione per i vari corpi delle Forze Armate e Forze dell’Ordine Italiane.
L’esecuzione del salto in alto prevede la partenza dell’atleta da un punto ben definito dove si eseguirà una rincorsa fino ad effettuare uno stacco con un salto per valicare l’asticella fissata ad una determinata altezza, atterrando infine sul materasso.
Questa disciplina viene richiesta come prova fisica nei concorsi delle Forze Armate e dell’Ordine, tra cui:
- Arma dei Carabinieri
- Polizia di stato
- Guardia di Finanza
- Polizia Penitenziaria
Viene odiata dalla maggior parte dei candidati dei concorsi militari e considerata da molti quella più complessa e sofferta: essendo una disciplina molto tecnica, una persona che non ha mai praticato un’attività fisica o sportiva come l’atletica leggera riscontra un notevole astio nei suoi confronti e fa fatica a digerirla!
I selezionatori dei concorsi sono consapevoli di questa criticità ed è proprio per questo che utilizzano questa prova per effettuare una forte scrematura su tutti i candidati. Chi riesce a superarla è decisamente avvantaggiato!
Questa prova viene di solito svolta in un impianto di atletica leggera all’aperto, anche se, per vari motivi anche improvvisi come le avverse condizioni meteo, può essere tenuta all’interno di una piccola palestra con spazio estremamente ridotto, il che rende tutto molto più difficile.
Le fasi di esecuzione del salto in alto
Il salto in alto prevede essenzialmente 4 fasi:
- La rincorsa
- Lo stacco
- Il valicamento
- L’atterraggio
Rincorsa nel salto in alto
Il punto da cui bisogna partire per prendere la rincorsa necessaria per effettuare un salto in alto è molto importante e non deve essere improvvisato.
Non possiamo partire da una posizione a caso, perché risulterebbe poi difficile arrivare coordinato all’esatto punto da cui bisogna saltare.
Non esiste una regola uguale per tutti: ogni persona ha una rincorsa più o meno lunga e un punto di partenza diverso da chiunque altro, per cui è importante allenarsi in modo preciso per trovare l’esatto punto di partenza per se stessi.
C’è chi ha bisogno di maggiore spazio per poter partire e chi invece necessita di tanta accelerazione e poca distanza.
Il giorno del concorso avrai la possibilità di sistemare la rincorsa del tuo salto, ma questa operazione deve essere effettuata velocemente e con estrema precisione, proprio perché i tempi di esecuzione della prova sono molto ridotti.
Proprio per questo motivo, durante le mie sessione di allenamento per il salto in alto, punto molto sull’esatta individuazione del punto di partenza del candidato che ho di fronte perché so che sarà uno dei punti più vantaggiosi che potrà sfruttare durante la sua prova al concorso.
Ricorda: non devi essere il nuovo Gianmarco Tamberi!
Nella maggior parte dei video che si vedono su YouTube, molti cercano di approcciarsi ai grandi atleti delle olimpiadi, con rincorse lunghissime e con raggi di curvatura molto larghi.
Il fatto è che i grandi atleti sono dei veri professionisti del salto e saltano fino a 2.30m di altezza, cioè straordinariamente ben oltre di un metro rispetto a quello richiesto dal vostro concorso!
Sono concetti completamente diversi e non applicabili da persone che non hanno mai praticato questo sport.
Ma per fortuna tu non devi fare le Olimpiadi: il tuo (e mio) obiettivo è quello di superare brillantemente la prova di salto in alto del tuo concorso di selezione per il Corpo militare da te scelto.
Infatti per poter saltare le misure richieste dal concorso, e cioè 1.20m per i maschi e 1.00m per le femmine, non occorre ovviamente l’impostazione e la preparazione atletica di un fantasmagorico Gianmarco Tamberi!
Con gli allenamenti che faremo insieme troveremo la giusta direzione per rendere più agevole e semplice il modo di saltare come è già stato con i tanti ragazzi che ho seguito negli anni, anche con quelli che non hanno mai fatto sport in vita loro.
L’importante è avere del tempo a disposizione per prepararsi e soprattutto essere costanti con gli allenamenti.
Lo stacco da terra nel salto in alto
Dopo aver eseguito la rincorsa, si arriverà ad un punto in cui bisognerà staccare (saltare) per portarsi sopra l’asticella.
Questa fase prende il nome di stacco.
Lo stacco andrà eseguito vicino ai due pali, detti anche ritti, posizionati vicino al materasso, che sorreggono l’asticella.
Il salto dovrà essere eseguito con un piede solo (anche se in realtà ci son stati in passato alcuni concorsi che consentivano il salto a due piedi) altrimenti verrà considerato nullo.
Fondamentale anche il tempo di esecuzione del salto: nel concorso dei Carabinieri ad esempio vengono concessi solo 2 tentativi e 90 secondi per eseguirli, mentre altri corpi come in Polizia e Guardia di Finanza vengono consentiti 3 tentativi e 3 minuti a disposizione per ognuno.
Decisamente non si deve perdere tempo e bisogna sapere esattamente cosa e come fare.
Il valicamento dell’asticella
Il valicamento è essenzialmente il modo in cui si supera l’asticella subito dopo il salto.
Nei vari concorsi di selezione militare non si prevede una tecnica specifica di valicamento, perché l’importante è staccare con un piede e superare l’asticella.
Ovviamente però meglio viene eseguita questa fase e maggiore sono le possibilità di riuscire a saltare più in alto (e quindi ottenere più punti in graduatoria finale).
Tra le principali modalità di valicamento dell’asticella troviamo:
- Salto frontale
- A sforbiciata
- Salto Ventrale
- Salto Dorsale
Le due tecniche utilizzate principalmente sono la sforbiciata e il salto dorsale.
La sforbiciata prevede il sollevamento della gamba più vicina al materasso e il successivo passaggio dell’altra con atterraggio in piedi.
Il salto dorsale invece prevede di valicare l’asticella con l’inarcamento della schiena.
L’atterraggio del salto in alto: il materasso
L’atterraggio è la fase in cui si andrà a finire direttamente sul materasso posto vicino ai due ritti (supporti).
Anche il materasso ha la sua importanza. Solitamente ha una lunghezza di oltre 5 metri e una larghezza di 3 metri.
Nei vari concorsi però è possibile trovare materassi di dimensioni diverse che potrebbero sfalsare le vostre percezioni, utili invece per l’esecuzione corretta di un salto. Ad esempio, il trovare un materasso molto basso ti farà sembrare più alta l’asticella.
Proprio per evitare questo problema, durante i miei allenamenti effettuo diverse simulazioni con differenti materassi in modo da raggiungere una sicurezza maggiore durante il giorno del concorso.
Quando il salto in alto è considerato nullo
Nella disciplina del salto in alto bisogna conoscere anche i casi in cui ogni tentativo di salto si intende fallito.
Il salto viene considerato nullo (non valido) quando:
- lo stacco da terra venga eseguito con due piedi;
- l’asticella cade;
- qualsiasi parte del corpo passi sotto l’asticella o lateralmente ai ritti;
L’esecuzione del salto in alto è obbligatoria per la sola altezza minima prevista, mentre è facoltativa per le altezze il cui superamento comporta un punteggio incrementale.
Altezza dell’atleta nel salto in alto: un falso mito
Superare la prova del salto in alto non è impossibile come in molti pensano, ma per riuscire a superarla è necessaria una preparazione adeguata e tempestiva. A volte si pensa che per superare la prova di salto in alto dei concorsi serva essere alti.
Nulla di più sbagliato!
Le misure che vengono richieste nelle prove di efficienza fisica non necessitano di chissà quale altezza del candidato.
Anche una persona bassa può superare le misure richieste, basta solo allenarsi ed avere un buon peso forma.
Non piangerti addosso se non sei un “gigante”.
Ho allenato ragazzi e ragazze che nonostante fossero alti solo 1,50m sono riusciti a fare addirittura più di quanto era richiesto come misura di idoneità.
Ricordati: nessuna scusa è valida perché i limiti per la maggior parte delle cose sono mentali.
Allenati con me e vedrai che supereremo anche questa prova insieme con tutte le altre!